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La rinascita della città di L’Aquila
A pochi chilometri ad est dalla città di L’Aquila la demolizione e ricostruzione di queste due villette monofamiliari si presenta come uno tra i numerosi interventi di ricostruzione che hanno interessato il territorio aquilano a seguito degli eventi sismici dell’aprile 2009.
Volontà comune di tutti gli attori coinvolti nel processo di progettazione e costruzione è stata quella di dare un messaggio positivo di rinascita – a se stessi, alle proprie famiglie, alla città – quale segno di autocritica nei confronti del passato, di sensibilità e rispetto verso il contesto e i suoi abitanti, di ricerca di qualità e innovazione anche in momento di così drammatica difficoltà.
La progettazione ha coinvolto ogni aspetto della configurazione del fabbricato con equilibrio e semplicità: sicurezza sismica, efficienza energetica, qualità costruttiva ed architettonica sono naturalmente confluite nel progetto senza mai perdere di vista le abitudini di vita dei proprietari, così importanti perché consolidate nel corso degli anni e radicate in questi stessi luoghi. Le planimetrie finali mostrano due villette pressoché identiche esternamente, ma profondamente diverse nel loro interno, riflesso delle altrettanto diverse necessità e stili di vita dei suoi abitanti.
Entrambe le abitazioni aprono completamente a sud con grandi vetrate, garantendo non solo una magnifica vista sul paesaggio ma consentendo un significativo apporto di energia termica gratuita. Il fronte nord si presenta chiuso e caratterizzato da piccole bucature nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari degli ambienti. Le vetrate a sud sono disposte al di sotto di aggetti in modo da poter creare un ombreggiamento fisso. Tutti i ponti termici del fabbricato sono stati studiati e valutati puntualmente, ed ogni dettaglio costruttivo è stato disegnato con cura per ridurre al minimo le dispersioni dell’involucro nei suoi punti più critici.
Il sistema di tamponamento è stato scelto nell’ottica di garantire oltre alle elevate prestazioni termiche e statiche anche un adeguato supporto per il rivestimento esterno che caratterizza il basamento dell’edificio, optando quindi per il blocco Bioclima Zero 19T con correzione dei ponti termici con pannelli in poliuretano.
Le ottime prestazioni termiche dell’involucro hanno consentito una ridotta richiesta di energia termica facilmente soddisfatta dal riscaldamento radiante a pavimento. Entrambe le villette, ciascuna con una superficie calpestabile di circa 150mq, hanno nel locale tecnico del sottotetto una caldaia a condensazione di appena 18 kW che provvede al fabbisogno termico di ciascuna abitazione con l’integrazione di due pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria. Completano gli impianti tecnologici i pannelli fotovoltaici ed il sistema di recupero delle acque piovane accumulate in un serbatoio interrato nel giardino.
ing. Alessia Rossi
ing. Francesco Giancola