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Il complesso residenziale “Oasi” sorge nella periferia di Trento a Melta di Gardolo. La volumetria espletabile dal P.R.G. assomma a mc. 25.000,00 su una porzione di lotto edificabile di mq. 7.284,00.
I piani fuori terra delle palazzine sono 5 per un totale di 93 alloggi.
L’impianto e l’articolazione volumetrica dell’intervento è stato determinato dai vincoli e dagli elementi presenti nel contesto edificato, nell’intento di ridurre quanto più possibile la percezione visiva e l’impatto dei metri cubi espletabili.
Considerando l’obiettivo di realizzare un complesso residenziale a basso consumo energetico ed a basso impatto ambientale l’ubicazione dei corpi edilizi è stata anche determinata da un’ottimale illuminazione solare.
Aspetti energetici che influiscono nelle scelte progettuali L’intervento prevede di realizzare un complesso residenziale a basso consumo energetico e a basso impatto ambientale.
Le principali scelte progettuali sono state affrontate e risolte in collaborazione con i tecnici del Servizio Energia della Provincia Autonoma di Trento, con l’obiettivo di creare una struttura con elevate prestazioni energetiche che, a regime, consenta di monitorare le varie configurazioni proposte traendo da esse utili informazioni per interventi futuri.
Questo ambizioso risultato è ottenibile lavorando fin dalle prime impostazioni progettuali architettoniche, individuando una morfologia edilizia di edifici che singolarmente si presentano in forma compatta, limitando al massimo la superficie esterna disperdente calore e, di conseguenza sporti e rientranze non allineati che generano ponti termici difficilmente controllabili ed aumenti delle frontiere esterne.
Anche le strutture portanti dei balconi vengono proposte con elementi lignei per risolvere l’inevitabile ponte termico a questo livello.
Particolare attenzione è rivolta alla captazione dell’energia solare cercando di aumentare la superficie finestrata verso le esposizioni sud/ovest, limitandone invece l’estensione nei valori minimi imposti dal rapporto di illuminazione sulle altre esposizioni. Ed ecco la necessità degli edifici di aprirsi a livello del sottotetto verso l’irraggiamento solare che, grazie alla forma della copertura, riesce ad entrare in profondità negli alloggi nella stagione invernale quando il suo contributo energetico è gradito, per poi essere schermato nella fase estiva, grazie all’ombreggiamento sulla facciata, offerto dallo sporto di gronda.
Anche a piano terra, a contatto con le aree verdi private, nelle esposizioni più favorevoli, ci si protende verso il giardino con strutture vetrate che creano una zona climatica cuscinetto per la casa. Il calore del sole che penetra all’interno della veranda viene immagazzinato durante il giorno, riscaldando l’abitazione e limitando le dispersioni termiche in fase notturna. Opportune schermature ed aperture poste nelle parti alte dell’appendice vetrata limitano i surriscaldamenti estivi.
Il complesso edilizio viene infine dotato di una serie di impianti tecnologici finalizzati al recupero di energia termica, installando pannelli solari in copertura agli edifici, con posizionamento complanare alla falda e sofisticati impianti di rinnovo dell’aria ambiente,
dotati di scambiatori entalpici che garantiscono un ricambio continuo dell’aria senza apporto di energia termica. L’aria immessa viene inoltre filtrata dalle polveri e dai pollini, assicurando un ambiente pulito e sano, anche in assenza degli occupanti, senza dover ricorrere all’apertura periodica delle finestre, che porta a considerevoli perdite di calore o formazioni interne di muffe, qualora questo rinnovo non venga costantemente assicurato.
L’impianto di riscaldamento di tipo centralizzato, ad alto rendimento, fornisce la parte di energia termica comunque dispersa, dando la libertà a ciascun residente di scegliere il livello di comfort ambientale desiderato, contribuendo alle spese energetiche in maniera equa, grazie ad una contabilizzazione del calore effettivamente speso (ottimo sistema per ridurre i consumi).
arch. Lanfranco Fietta