10 Gen 2020
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BIM: Building Information Modeling

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Processi di progettazione più fluidi, più precisi, virtualmente esenti da errori e in ultima analisi più effi cienti hanno fatto del BIM – Building Information Modeling la più avanzata frontiera nel campo della progettazione dell’ambiente costruito grazie ai tanti vantaggi che questa metodologia offre a progettisti, imprese e produttori. Fra i suoi aspetti più interessanti, infatti, rientra la possibilità di utilizzare i cosiddetti oggetti BIM, “contenitori digitali” o librerie parametriche di dati, che riuniscono tutte le informazioni essenziali su un prodotto o una soluzione costruttiva progettata e realizzata da un’azienda. Oggi sempre più spesso disponibili per la consultazione sul web, questi possono essere scaricati in formato utilizzabile all’interno di un software di authoring BIM e utilizzati per tutta la durata del processo di progettazione oltre che nella relativa documentazione.

Cos'è il BIM?

In questi ultimi anni si sente spesso parlare di BIM come nuovo metodo di modellazione ma soprattutto come nuovo approccio alla progettazione. Il termine BIM (“Building information Modeling” ovvero “Modello informativo dell’edificio”) indica un nuovo approccio che permette una gestione integrata delle informazioni riguardanti il progetto e agevola la collaborazione tra le differenti competenze interne allo studio. Architetti, ingegneri, strutturisti, impiantisti, elettrici e computisti lavorano in maniera sincrona sui modelli BIM, traendone enorme vantaggio sul controllo del progetto ed evitando possibili errori, spesso derivanti dai gap informativi tipici dell’approccio tradizionale Il BIM adotta un processo circolare – e non più sequenziale – che consente di superare i limiti strumentali che le diverse discipline incontrano nel loro continuo dialogo, ottimizzando i fl ussi di lavoro e di gestione del progetto.

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Il Building Information Modeling è una metodologia che considera l’edifi cio nelle sue varie componenti (architettoniche, strutturali, impiantistiche, proprietà dei materiali, …) e nelle differenti fasi nel suo intero ciclo di vita, dalla progettazione alla costruzione, dalla manutenzione fino alla sua demolizione.

La normativa di riferimento

La progressiva diffusione della metodologia BIM e dei modelli digitalizzati BIM è stata favorita anche dalle normative sia europee, sia nazionali.

Punto di riferimento in ambito europeo è la Direttiva Comunitaria 2014/24/UE del 26 febbraio 2014 che invitava gli Stati Membri a incoraggiare l’uso del BIM quale standard di riferimento per tutti gli appalti pubblici.

A livello nazionale è stato il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici – Decreto legislativo 18 aprile 2016, n.50 a prevedere “l’uso dei metodi e strumenti elettronici specifici” per le nuove opere e anche per gli interventi di recupero e riqualificazione.In attuazione del “Codice dei contratti pubblici”, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha adottato il Decreto n. 560 del 1 dicembre 2017 che definisce le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici, dell’obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche.

Obbligo di utilizzo del BIM

Il decreto n.560/2017 stabilisce le tempistiche dell’obbligatorietà di utilizzo della metodologia BIM nella progettazione delle opere pubbliche a seconda dell’importo.

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Livelli di dettaglio e oggetti BIM

All’interno dell’approccio BIM, i cosiddetti LOD (Level of Detail) hanno il compito di definire con precisione il livello di approfondimento delle varie informazioni che sono contenute all’interno del modello. Per raggiungere il grado di dettaglio desiderato nel processo di sviluppo e realizzazione dell’opera, è importante che anche le informazioni dei singoli materiali edili siano disponibili nei cosiddetti Oggetti BIM con le specifiche tecniche dei prodotti già precaricate all’interno delle stratigrafie dettagliate.

Secondo il protocollo standard BIM “G202-2013, Building Information Modeling Protocol”, i gradi di sviluppo sono 5:

  • LOD 100: Rappresentazione concettuale;
  • LOD 200: Modelli generici e indicazione di quantità;
  • LOD 300/350: Progettazione esecutiva;
  • LOD 400: Progettazione costruttiva;
  • LOD 500: As Built.

Oggetti BIM Lecablocco

Sul sito è disponibile una completa libreria di oggetti BIM che include tutte le principali soluzioni costruttive messe a punto nei diversi ambiti applicativi dei Lecablocco, blocchi in calcestruzzo di argilla espansa Leca, suddivisi in sei file disponibili per il download gratuito (in formato Revit) relativi alle differenti tipologie di Lecablocco.

Oggetti BIM delle soluzioni leggere e isolanti Leca

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L’ampia e completa libreria di oggetti BIM si completa con le stratigrafie Laterlite per soluzioni leggere, termo-acusticamente isolanti e per il consolidamento dei solai a base di argilla espansa Leca scaricabili dal sito leca.it. I file in formato Revit si compongono di stratigrafie complete con le informazioni geometriche e i dati relativi ai materiali, con gli utili collegamenti ai relativi manuali e schede tecniche.

Oggetti BIM Leca

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