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I Lecablocco e la sostenibilità energetica
ed ambientale
Sostenibilità in edilizia
Gli edifici e il settore delle costruzioni sono responsabili del consumo del 36% dell’energia globale e del 39% delle emissioni relative di CO2 (Fonte: IEA (2017), World Energy Statistics and Balances).
Parlare di sostenibilità in edilizia significa ridurre il più possibile gli impatti negativi sull’ambiente naturale del comparto oltre a garantire il benessere fisiologico degli abitanti sia a livello di agglomerato urbano che all’interno dei singoli edifici.
Il criterio di “edilizia sostenibile” va dunque declinato su di una molteplicità di parametri: dalla riduzione dei consumi energetici alla scelta di materiali idonei per la costruzione del fabbricato.
In Italia, oltre alle normative sul risparmio energetico degli edifici (Decreti 26/6/2015), sono state date prescrizioni sui prodotti per l’edilizia pubblica con l’introduzione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).
Gli stessi CAM sono allineati alla maggior parte dei protocolli Energetico Ambientali (Rating System) per la valutazione della sostenibilità degli edifici.
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) rappresentano l’attuazione del Piano di Azione Nazionale in osservanza alla procedura europea di Green Procurement per gli acquisti di prodotti e servizi delle Pubbliche Amministrazioni a basso impatto ambientale.
Il nuovo codice appalti
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono requisiti obbligatori che per gli edifici pubblici riguardano le prestazioni dell’edificio e i materiali presenti all’interno.
I criteri riguardano i soggetti coinvolti, il processo di progettazione e di costruzione, le caratteristiche dei materiali e sono specificati nel Decreto Ministeriale 11/10/2017 “Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”.
Le Stazioni Appaltanti devono recepire i CAM seguendo le indicazioni contenute nelle sezioni del Decreto.
I CAM introducono criteri e specifiche relativi agli edifici, ai singoli componenti edilizi e al cantiere allo scopo di ridurre l’utilizzo di risorse naturali nella fase di produzione e per incrementare il riutilizzo e riciclo a fine vita dell’edificio.
Specifiche tecniche dell’edificio
Tra i criteri per l’edificio obbligatori definiti dal D.M. 11/10/2017 vi sono:
• prestazione energetica: rispetto delle prestazioni energetiche previste dal Decreto 26/6/2015 per gli edifici pubblici a partire dal 2019;
• qualità ambientale interna: per determinare la qualità interna si tengono in considerazione fattori quali:
– comfort acustico: i valori dei requisiti acustici passivi dell’edificio devono corrispondere almeno a quelli della classe II ai sensi delle norma UNI 11367;
– comfort termoigrometrico: le verifiche richieste prevedono l’assenza di condense superficiali e muffe in corrispondenza dei ponti termici;
– presenza di Radon: controllo della migrazione di Radon negli ambienti interni;
• fine vita: I progetti devono prevedere un piano per il disassemblaggio e la demolizione selettiva dell’opera a fine vita per poter riutilizzare o riciclare i materiali utilizzati.
Lecablocco “CAM” per murature sostenibili
I Lecablocco sono blocchi per murature in calcestruzzo di argilla espansa Leca per murature ad alte prestazioni tecniche: da quelle altamente isolanti per l’involucro edilizio dall’ottimo comportamento sia in stagione invernale, sia estiva, alle pareti divisorie per l’isolamento acustico, alle pareti resistenti al fuoco per la compartimentazione degli edifici.
Il marchio Lecablocco “CAM” identifica i Lecablocco certificati ICMQ ai sensi della norma ISO 14021 che rispondono pienamente ai requisiti previsti dal D.M. 11/10/2017 e ai criteri di valutazione dei principali protocolli di valutazione (es. LEED) mantenendo le caratteristiche tecniche originarie delle tipologie di prodotto:
• Elevate prestazioni di isolamento e inerzia termica;
• Ottime prestazioni di isolamento acustico;
• Buona resistenza meccanica;
• Ottimo comportamento di resistenza al fuoco.
I Lecablocco “CAM” contengono oltre il 5% di materie prime riciclate, e/o recuperate, e/o di sottoprodotti nell’ottica di risparmio globale delle risorse naturali.
Leca è un prodotto naturale e sostenibile
L’argilla espansa Leca, la principale costituente del Lecablocco, è un materiale naturale e sostenibile:
- Il processo produttivo e la particolare argilla naturale utilizzata permettono di ottenere 5 m3 di argilla espansa con solo 1 m3 di argilla naturale.
- L’utilizzo di energie alternative permette di ridurre le emissioni di CO2.
- L’argilla espansa Leca è certificata da ANAB – ICEA per applicazioni in Bioedilizia e per costruzioni che rispettino l’ambiente assicurando comfort e benessere abitativo.
- Laterlite, azienda di produzione dell’argilla espansa Leca, ha deciso di sviluppare e implementare presso le proprie Unità Produttive un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma volontaria internazionale UNI EN ISO 14001.
- L’argilla espansa Leca ha da poco ottenuto la Dichiarazione ambientale di prodotto (EPD) per i prodotti da costruzione.
Lecablocco “CAM”: Specifiche tecniche dei componenti
Riciclabilità/disassemblabilità
I Lecablocco, blocchi in calcestruzzo di argilla espansa Leca, sono riciclabili a fine vita. Possono essere frantumati per essere riutilizzati come inerte diminuendo la quantità di materiale inviato in discarica e l’utilizzo di risorse naturali.
Materie recuperate o riciclate
I Lecablocco “CAM” sono prodotti utilizzando materie prime riciclate, e/o recuperate, e/o di sottoprodotti conformemente al paragrafo 2.4.2.2 del D.M 11/10/2017 (contenuto minimo 5% in peso) relativo agli elementi prefabbricati in calcestruzzo.
Il contenuto di materiale riciclato è dimostrato tramite una dichiarazione ambientale autodichiarata conforme alla norma ISO 14021 verificata da organismo di valutazione della conformità.
Una parte delle materie prime utilizzate nei Lecablocco è costituita da inerti riciclati e sottoprodotti a base di argilla espansa Leca.
Le caratteristiche prestazionali (resistenza al fuoco, isolamento termico e acustico, …) rimangono quindi invariate.
Presenza locale
Le aziende associate ANPEL (Associazione Nazionale Produttori Elementi in Leca) sono dislocate uniformemente sull’intero territorio nazionale consentendo la distribuzione dei Lecablocco su tutto il territorio nazionale.
Anche l’approvvigionamento delle materie prime dei singoli produttori è ottimizzato per essere il più vicino possibile agli stabilimenti produttivi.
Macerie in seguito a demolizione selettiva per conseguente riutilizzo come inerte.
Radon nei Lecablocco
Con la pubblicazione “Radon Protection 112” (1999) la Commissione Europea ha individuato in 200 Bq/m3 la massima concentrazione di Radon negli edifici. Per i materiali da costruzione ci si riferisce ad un indice I di radioattività.
Materiali con I≥1 sono da considerarsi dannosi per la salute umana.
Materiali (come i Lecablocco) con I≤0,5 sono da considerarsi eccellenti e possono essere utilizzati senza restrizioni all’interno degli edifici.
Indice di radioattività del Lecablocco
Tipologia di blocco | Indice I di radioattività |
Lecablocco Bioclima | 0,182 |
Lecablocco da intonaco | 0,306 |
Lecablocco Facciavista per interni | 0,249 |
Lecablocco Facciavista per esterni | 0,272 |
Blocchi in tufo | 1,19 |
Blocchi in lapillo | 1,43 |
Prestazioni energetiche: Isolamento termico invernale ed estivo
Isolamento e inerzia termica
I Lecablocco hanno ottime prestazioni di isolamento e di inerzia termica e consentono il rispetto delle condizioni di cui all’allegato 1 par. 3.3 punto 2 lett. b) del Decreto Ministeriale 26 giugno 2015 “Requisiti Minimi”previsti per il 2019.
In particolare, grazie alle caratteristiche termiche che li contraddistinguono, i Lecablocco permettono di avere un involucro altamente isolato per il contenimento del fabbisogno energetico sia per la climatizzazione invernale sia estiva.
Capacità termica areica interna
La capacità termica areica interna è l’attitudine di una parete ad accumulare calore generato nell’ambiente interno.
Pareti con elevata capacità di accumulo termico interno garantiscono comfort abitativo e riduzione dei consumi energetici per la climatizzazione estiva.
Le pareti in Lecablocco permettono di avere una capacità termica areica interna periodica (Cip) superiore a 40 kJ/m2K evitando il surriscaldamento estivo come richiesto dai Criteri Ambientali Minimi per tutte le strutture opache dell’involucro esterno per gli appalti pubblici.
Comfort termoigrometrico
Al fine di assicurare le condizioni ottimali di benessere termo-igrometrico e di qualità dell’aria interna bisogna garantire la conformità ai requisiti previsti nella norma UNI EN 13788 ai sensi del decreto ministeriale 26 giugno 2015 anche in riferimento a tutti i ponti termici sia per edifici nuovi che per edifici esistenti. Le verifiche devono quindi prevedere l’assenza di condense superficiali e muffe in corrispondenza dei ponti termici.
I Lecablocco permettono una facile correzione dei ponti termici con conseguente comfort termoigrometrico interno.
Lecablocco CAM: Prestazioni energetiche
Comfort acustico: Norma UNI 11367
Il Comfort acustico degli ambienti interni è uno dei parametri necessari per la sostenibilità degli edifici ritenuto criterio obbligatorio per il Decreto Ministeriale 11/10/2017 “Criteri Ambientali Minimi in edilizia”.
Secondo il decreto i valori dei requisiti acustici passivi dell’edificio devono corrispondere almeno a quelli della classe II della norma UNI 11367.
UNI 11367
La norma UNI 11367 “Acustica in edilizia. Classificazione acustica delle unità immobiliari. Procedura di valutazione e verifica in opera” introduce la procedura per la qualificazione acustica in edilizia.
La norma introduce la classificazione acustica delle unità immobiliari (Classe da I a IV). Tale classificazione complessiva si basa sulla valutazione dei singoli requisiti acustici passivi.
L’unità immobiliare è classificata con un unico indice descrittore che fornisce una valutazione sintetica dell’insieme dei requisiti e che ne rappresenta la CLASSE ACUSTICA.
Pareti per il comfort acustico
Di seguito si presentano alcune soluzioni in Lecablocco per il massimo comfort acustico per pareti divisorie tra differenti unità immobiliari (tali soluzioni sono studiate per raggiungere la classe acustica I e II secondo UNI 11367 oltre a superare i valori minimi richiesti dalla normativa vigente per il potere fonoisolante apparente R’W); queste soluzioni rispettano anche il requisito di trasmittanza termica U inferiore a 0,8 W/m2K richiesto dal Decreto Requisiti Minimi per gli elementi divisori.
Classe I (R’W >56 dB)
Classe II (R’W >53 dB)
Protocolli di sostenibilità: PROTOCOLLO LEED
Sia a livello nazionale, sia internazionale sono nati dei sistemi di rating su base volontaria con specifici criteri di valutazione. Questi sistemi valutano la sostenibilità di un edificio durante l’intero ciclo di vita, dalla costruzione alla demolizione, sono attribuiti dei punteggi ai singoli criteri per raggiungere una valutazione finale con relativa certificazione. In Italia, il sistema di certificazione più utilizzato è il Protocollo LEED.
LEED® – Leadership in Energy and Environmental Design – è un sistema di certificazione degli edifici su base volontaria nato in America ad opera di U.S.Green Building Council (USGBC) e adattato alla versione locale da GBC Italia. Il sistema di rating LEED v4 for Building Design and Construction, protocollo che si applica a quasi tutte le tipologie di edificio, si struttura in 9 sezioni organizzate in prerequisiti e in crediti.
I prerequisiti di ogni sezione sono obbligatori affinché l’intero edificio possa venire certificato; i crediti possono essere scelti in funzione delle caratteristiche del progetto. Dalla somma dei punteggi dei crediti deriva il livello di certificazione ottenuto (il risultato valido si colloca tra i 40 e i 110 punti, dalla certificazione Base alla Platino).
Sezioni LEED V4 FOR BUILDING DESIGN AND CONSTRUCTION
Contributo dei Lecablocco ai crediti LEED
I Lecablocco possono contribuire ai seguenti crediti LEED v4 for Building Design and Construction: