03 Dic 2018

Aggregato edilizio “Ciancone1” a Onna

nel centro del terremoto.

l 6 aprile 2009 il terremoto che colpì l’Aquilano devastò la frazione di Onna. La maggior parte degli edifici del paese crollarono e quelli rimasti in piedi subirono comunque danni gravissimi. 

L’aggregato edilizio in oggetto si presenta come uno tra i numerosi interventi di ricostruzione che hanno interessato il territorio aquilano ed in particolare la frazione di Onna rivestendo particolare interesse sia per configurazione spaziale che per la sua posizione: l’edificio sul versante nord si attesta sulla piazza principale di S. Pietro mentre su quello sud si  configura anche come limite ultimo dell’abitato.

Data la l’entità del danno il Comune dell’Aquila su proposta dell’Ambasciata Tedesca realizzò su progetto dello studio Schaller/Theodor Architekten ind Stadtplaner AKNW il piano di ricostruzione di Onna, primo in ordine cronologico dell’intero comprensorio aquilano.

STATO ANTE SISMA 2009:

L’aggregato, come si evince dalla foto aerea d’insieme allegata ante sisma, era completamente circondato da strade comunali e terreni.

Costruito in epoca remota come unico nucleo, era costituito da subsistemi edilizi con strutture portanti di collegamento adiacenti e solidali con una forma allungata con la dimensione longitudinale (direzione est-ovest) superiore a quella trasversale (direzione nord-sud). 

Presentava tre corti. La prima, Ciancone, con accesso da via della Prepositura e via Martiri di Onna. La seconda, privata. La terza, con accesso da via Alfieri, con carattere pubblico-privato.

Il PROGETTO:

Il progetto per il nuovo aggregato edilizio è stato suddiviso in sotto ambiti corrispondenti ai giunti tecnici strutturali.

Come si evince dalla planimetria giù riportata sono stati individuati 8 sub-ambiti (edifici).

A livello architettonico l’intero aggregato ricalca la sagoma originaria ante sisma sugli spazi pubblici prospicienti, prestando particolare cura sui fronti cercando di mantenere inalterati i caratteri salienti originari degli edifici.

In particolare si sono mantenute il più possibili inalterati gli allineamenti delle aperture, la loro forma e proporzione, intervenendo laddove la normativa igienico sanitario ci imponeva l’ampliamento delle stesse.

Sia gli infissi che il sistema di oscuramento ricalca la tradizione del luogo e quindi si è optato per la soluzione di finestre in legno con  scuretti interni. 

La struttura in cemento armato è costituita da una platea di fondazione che mantiene inalterata la quota di attacco con il terreno andando a recuperare di volta in volta le differenti altezze rispetto ai fronti stradali con opportuni solai areati.

Il sistema di tamponamento è stato scelto nell’ottica di garantire elevate prestazioni termiche e statiche attraverso l’utilizzo del Lecablocco Bioclima Zero 23T con correzione dei ponti termici con pannelli in poliuretano. 

La copertura è realizzata con travi principali in cls armato e travi secondarie e pacchetto di copertura in legno.

L’impianto termico adottato è del tipo autonomo con riscaldamento radiante a pavimento.

Località
Onna (AQ) 

Progetto architettonico
2STUDIO
Studio associato di ingegneria e architettura
L’Aquila

Progettisti architettonici, strutturali e impiantistici Edifici 1,2,4,5,7,8
2STUDIO (Ing. Francesco Giancola, Ing. Alessia Rossi)
L’Aquila

Progettisti architettonici, strutturali e impiantistici Edifici 3,6
Ing. Mario Consalvi, geom. Fabio Pio

 Impresa di Costruzioni:
RENNOVA Consorzio Stabile Abruzzese Innovazione e Restauro.

SISTEMA COSTRUTTIVO

Muratura di tamponamento IN LECABLOCCO BIOCLIMA ZERO23T

Parete di tamponamento da intonacare in Lecablocco Bioclima Zero23t, blocco preaccoppiato per posa unica in calcestruzzo di argilla espansa Leca e pannello isolante in polistirene espanso con grafite di 9,5 cm. La parete intonacata raggiunge una trasmittanza termica U pari a 0,23 W/m2K. La parete è idonea alla realizzazione delle chiusure perimetrali esterne e verso locali non riscaldati con struttura a telaio di spessore 30 cm. 

bioclima-zero-23t