18 Giu 2015

La costruzione del complesso parrocchiale nasce dall’esigenza di inserire una nuova chiesa in un quartiere d’espansione del Comune di Ancona: il Monte Dago. Questo si sviluppa su di un territorio costituito da costanti dislivelli del terreno, intorno ai quali sono ordinate le costruzioni, dando alla vista da valle una suggestiva immagine scenografica. Il lotto destinato alla costruzione del complesso parrocchiale si trova fra due strade parallele, Via Tiraboschi e Via Sparapani, con una discreta pendenza del terreno.
Disegnato con l’intento di inserirsi nel contesto urbano e di relazionarsi con questo assecondando le geometrie esistenti, vuole tuttavia identificarsi con la sua specifica funzione ed essere quello che rappresenta: non casa fra le case o spazio di risulta fra gli assi viari, ma spazio architettonico capace di orientare e organizzare gli spazi esterni circostanti. Il progetto architettonico, anche per il rivestimento, distingue i diversi volumi ai fini della riconoscibilità e della
valenza simbolica dei diversi edifici, ognuno per la sua funzione.
Con la riforma del Concilio Vaticano II le forme e funzioni dello spazio liturgico richiedono di essere ripensate con un’architettura sensibile alle esigenze dell’Assemblea che partecipa al rito, con forme essenziali finalizzate al solo uso della liturgia. L’edificio Chiesa emerge dal complesso per l’accurato rivestimento delle superfici in muratura Lecablocco: candidi blocchi di calcestruzzo faccia a vista idrorepellenti, con superficie splittata, posati con malta idrofugata con giunti rasati che riflette un’immagine di superficie compatta, scabra ed irregolare, garantendo, inoltre, durabilità, affidabilità e assenza di manutenzione. I volumi complementari dell’Aula ecclesiale : la bussola, la cappella feriale, il percorso recinto e lo sperone del basamento, si distinguono per il rivestimento con Lecablocco rigato splittato color nocciola con giunto raso dello stesso colore.
Con l’alternanza di materiali fono-assorbenti come le pareti ruvide e porose dei blocchi splittati, e fono-riflettenti, come i rivestimenti lisci ed omogenei dei pavimenti, rivestiti con gres porcellanato, ed i pannelli in cartongesso liscio del controsoffitto, si raggiunge l’effetto acustico di un suono privo di riverberi.
Gli altri edifici del complesso: gli uffici, le aule, il salone parrocchiale e la casa canonica sono stati rivestiti con Lecablocco splittato color nocciola. Per l’isolamento termico delle pareti esterne di questi edifici è stato utilizzato il Lecablocco bioclima mentre per l’isolamento acustico fra le aule è stato utilizzato il fonoisolante.

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